Call: LIFE-2022-SAP-NAT — Nature & Biodiversity - Standard Action Projects
Topic: LIFE-2022-SAP-NAT-NATURE
Type of Action: LIFE-PJG
Project n. 101113742
Official web site: https://site.unibo.it/life-natureef
Sintesi
Il progetto LIFE NatuReef (Nature-based reef solution for coastal protection and marine biodiversity enhancement) ha per scopo l'applicazione, a livello dimostrativo, delle
migliori pratiche disponibili per il ripristino delle antiche scogliere di ostriche e sabellarie, reintroducendo le specie autoctone in un raro tratto costiero non urbanizzato della costa
dell'Alto Adriatico all'intero del sito protetto di interesse comunitario della Foce del Torrente Bevano, parte del Parco del Delta del Po.
Ostriche e sabellarie, quest'ultime piccoli policheti che aggregano la sabbia, formano "biocostruzioni" naturali che, spiega l'ecologo prof. Massimo Ponti dell'Università di Bologna, coordinatore
del progetto, erano molto diffuse in passato. Banchi naturali di ostriche lungo le nostre coste sono descritti dal militare nonché scienziato bolognese Luigi Ferdinando Marsili in un manoscritto
del 1715. Oggi di questi banchi restano misere tracce, mentre le scogliere di sabellarie, delicate ed effimere per loro natura, persistono solo in pochi tratti costieri, come habitat marginali,
spesso associate alla presenza di barriere frangiflutti artificiali. Queste due specie, ostriche e sabellarie, sono in grado di creare strutture tridimensionali ricche di nicchie ecologiche che
consentono un'elevata biodiversità e un habitat adatto per la riproduzione di molte altre specie. Tra i servizi ecosistemici che sono in grado di fornire ci sono il miglioramento della qualità
dell'acqua, grazie alla loro continua azione filtrante, e il sequestro dell'anidride carbonica, grazie alla formazione dei gusci calcarei. Le strutture naturali che formano possono trattenere i
sedimenti e dissipare l'energia delle onde, contrastando mareggiate, erosione costiera e subsidenza, che qui sono particolarmente intense. Difendendo la costa, esse aiutano a proteggere la
spiaggia, luogo di deposizione per gli uccelli fratini e le tartarughe marine, e anche i retrostanti habitat costieri come le dune e la pineta, ricchi di specie rare e in pericolo. Essendo
strutture viventi, queste biocostruzioni, hanno il potenziale per adattarsi e, in una certa misura, contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, come l'innalzamento del livello del mare e
l'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi di tempeste e inondazioni, contribuendo alla resistenza e alla resilienza dell'ecosistema marino costiero.
Il progetto, della durata di 4 anni, inizierà con i rilievi della zona sommersa ed emersa per poter progettare la collocazione e le dimensioni finali della scogliera, tenendo conto di profondità,
regime idrologico e sedimentario, utilizzando sofisticate simulazione numeriche e prove nella nuova vasca marittima dell'Università, come illustra la prof.ssa Renata Archetti, ingegnere idraulico
dell'Università di Bologna. Per poter consentire l'insediamento di queste specie sarà poi creata un base di frammenti calcarei su cui saranno posate le giovani ostriche e piccole colonie di
sabellarie che fungeranno da nuclei di aggregazione.
Il progetto vedrà impegnati insieme biologi, ecologi, geologi, ingegneri e topografi di due dipartimenti dell'Università di Bologna (BiGeA e DICAM), del Comune di Ravenna, del Parco del Delta del
Po, nonché della società Proambiente, spin-off del Centro Nazionale delle Ricerche. Alla Fondazione Flaminia, con il suo Centro per l'Innovazione CIFLA e il Tecnopolo di Ravenna, è affidato il
compito di comunicazione e raccordo con il tessuto sociale e produttivo del territorio. Durante tutto il progetto gli habitat e il sistema costiero saranno accuratamente sorvegliati e monitorati,
anche con il coinvolgimento della cittadinanza e il supporto dell'associazione Reef Check Italia ETS.
Servizi di facilitazione biologica e sedimentaria forniti dalle barriere di ostriche. Queste biocostruzioni forniscono protezione costiera attraverso il controllo dell'erosione e la stabilizzazione del litorale e modificano il paesaggio, fornendo così l'habitat alle specie facilitando le interazioni con le comunità bentoniche adiacenti, le fanerogame marine e le paludi (da Ysebaert et al., 2019 https://doi.org/10.1007/978-3-319-96776-9_13).
Coordinator: Prof. Massimo Ponti
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Department of Biological, Geological and Environmental Sciences
Second unit: Prof. Renata Archetti
Department of Civil, Chemical, Environmental, and Materials Engineering
Comune di Ravenna
Dr. Stefano Ravaioli
Environment and Territory Protection Service of the Ravenna Municipality
Proambiente S.c.r.l.
Dr. Fabrizio del Bianco
Parco Delta del Po Emilia-Romagna
Dr. Massimiliano Costa
Fondazione Flaminia
Dr. Sabrina Mascia
Centro per l'innovazione CIFLA
Reef Check Italia ETS
Prof. Carlo Cerrano
1 Luglio, 2023 - 30 Giugno, 2027
€ 3,183,057 (Contributo Europeo 60%)
The project LIFE NatuReef has been co-financed by the Programme LIFE 2021-2027
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